Tartufo Nero Pregiato
Nome Scientifico: TUBER MELANOSPORUM
Periodo di Raccolta Legge Quadro 752/1985: dal 15 novembre al 15 marzo (salvo diverse indicazioni regionali)
Piante Simbionti: Roverella: Quercus pubescens Willd., Farnia: Q.robur L., Rovere: Q.petraea (Mattuschka) Liebl., Leccio: Q.ilex L., Quercia Spinosa: Q. coccifera L., Quercia Lusitana: Q. faginea Lam., Cerro: Q.cerris L., Fragno: Q. trojana Webb, Sughera: Q.suber L., Faggio: Fagus sylvatica L., Nocciolo: Corylus avellana L., Nocciolo di Bisanzio: C.colurna L., Salicone: Salix caprea L., Salice da Vimini: S.viminalis L., Salice Bianco: S.alba L., Pioppo Nero: Populus nigra L., Pioppo Tremolo: P.tremula L., Pioppo Bianco: P.alba L., Pioppo della Carolina: P. carolinensis, Tiglio: Tilia cordata Miller, Tiglio Nostrano: T.platyphyllos Scop., Carpino Nero: Ostrya carpinifolia Scop., Carpino Bianco: Carpinus betulus L., Ontano Napoletano: Alnus cordata (Loisel) Desf., Ontano Nero: A. glutinosa (L.) Gaertner, Betulla: Betula verrucosa Ehrh., Castagno: Castanea sativa Miller, Eucalipti: Eucalyptus sp., Cisto Bianco: Cistus albidus L., Cisto Rosso: C. incanus L., Salvia Finta: C. salvifolius L., Cisto Maggiore: C. laurifolius L., Cistro dalle Foglie Crespe: C. crispus L., Cisto Marino: C. monspeliensis L., Fumana Comune: Fumana procumbens (Dunal) Gren. Et Godron, Pino di Aleppo: Pinus halepensis Miller, Pino Nero: P.nigra Arnold, Pino Silvestre: P. sylvestris L., Pino Marittimo: P.pinaster Aiton, Pino Domestico: P.pinea L ., Abete Rosso:: Picea abies (L.)Karsten, Abete Bianco: Abies alba Miller, Cedro Atlantico: Cedrus atlantica (Endl.) Carrièrè, Cedro dell’Himalaya: C. deodara (D.Don) G.Don
Caratteri del Carpoforo
Peridio: rugoso e di colore nero. Osservato con attenzione risulta composto da verruche pronunciate ma depresse all’apice.
Gleba: nera percorsa da venature bianche che assumono sfumature rossastre quando esposte all’aria.
Dimensioni: può raggiungere qualche ettogrammo di peso.
Profumo: abbastanza intenso, anche se non come quello del bianco pregiato.
Questo tartufo forma i “pianelli” come quasi tutti gli altri “Neri”, ovverossia tende a far scomparire la vegetazione erbacea superficiale grazie a dei particolari composti emessi dal micelio del tartufo che riducono il potere germinativo dei semi. Sono state sviluppate forme di coltivazione assai redditizia basata sulla messa a dimora di piante micorrizate artificialmente con il tartufo nero pregiato; alcune regioni, ad esempio, favoriscono questo tipo di coltivazione concedendo agevolazioni per l’acquisto delle piante, altrimenti abbastanza gravoso.
Valore Commerciale: di ottimo valore commerciale. Si presta assai bene alla cottura e viene valutato da un quarto alla metà del bianco pregiato.